Carlo Fossati : My heart beat like a hammer

“My heart beat like a hammer” [il titolo è mutuato da quello di una canzone composta da Jeremy Spencer, pubblicata in “Fleetwood Mac”, 1967] è stato stampato in un’edizione limitata di 80 copie nel dicembre 2018, e consta di 60 pagine (con una illustrazione a colori) nel formato cm 13 x 19.

Sottotitolato “descrivere e immaginare”, il libro contiene 23 testi scritti fra il 2001 e il 2016. Carlo Fossati vi descrive la propria personale esperienza, diretta o indiretta, collaborativa o contemplativa, di opere d’arte, musicali e letterarie, performance, film, ed è dedicato agli amici che di quelle opere sono stati autori, con molti dei quali ha collaborato, nello stesso periodo, come direttore di e/static, realtà attiva nel campo dell’arte visiva e performativa da lui fondata nel 1999. Nelle parole dello stesso autore: “Questa raccolta di brevi testi è piuttosto eterogenea, anche se ci sono, credo, alcuni caratteri comuni. Ad esempio, tutti descrivono qualcosa che già c'era, o era avvenuto, quando ne scrissi, piuttosto che anticipare, o prevedere, qualcosa che ancora doveva accadere. Si potrebbero definire, tutti, testi esperienziali, e quando dovevo decidere quale titolo dare alla raccolta avevo considerato questa espressione. Che non è però sempre assolutamente precisa, o pertinente, per tutti i testi, dato che in alcuni casi la mia esperienza è stata bensì di un'opera, quindi un'esperienza non di prima mano (può fare eccezione il testo su Stanley Brown, perché mi imbattei nella sua opera per caso, fu effettivamente un incontro del tutto casuale, e imprevisto, come capita al protagonista della Passeggiata di Robert Walser). Poi, molti testi sono legati alla storia di e/static (ad aprire la raccolta, secondo un ordine cronologico, è quello sulla prima mostra di Julius nel 2001) ma mi sembrava che una scelta troppo sbilanciata su questo versante avrebbe potuto dare alla raccolta un carattere rievocativo, o addirittura nostalgico, ciò che volevo assolutamente evitare. Perciò non ho esitato a includere testi che con e/static non hanno nulla a che fare”.

Fra i circa 50 autori che compaiono nel libro, in rigoroso ordine di apparizione (che rispetta quello cronologico dei testi inclusi nella raccolta): Rolf Julius, Paolo Piscitelli, Simone Mussat Sartor, Steve Roden, Paolo Inverni, Tehching Hsieh, Cormac McCarthy, Terry Fox, Alan Lamb, Miki Yui, Dominique Petitgand, Loren Chasse, Michael Graeve, Andrea Caretto e Raffaella Spagna, Giovanni Anselmo, Manuele Cerutti, Otis Redding, Stanley Brouwn, Bill Evans, Akio Suzuki, Pesce Khete, Alessandro Quaranta, Giovanni Morbin, Alis/Filliol, Robert Bresson.

La presentazione del 12 marzo 2019 allo Spazio B verrà introdotta da Silvio Zamorani